L'ENNESIMA BOIATA
DAI RISULTATI UNIVERSITARI A
MINISTRO
"SENZA MERITOCRAZIA"
A PARENTOPOLI
La ex ministra Maria Stella Gelmini, dopo avere recitato per lungotempo il canovaccio impostole dalla ragione ministeriale, fa quasi tenerezza
Agli attacchi a lei mossi da più parti, nel corso di partecipazioni a trasmissioni televisive, si è, sempre, trincerata con risposte sui tagli necessari senza approfondimenti di sostanza, che, in ogni caso non poteva conoscere per totale assenza di esperienza e di completa immaturità culturale. La riforma dell'Istruzione in genere e della modernizzazione dell'Università in Italia hanno radici profonde nella cultura millenaria del nostro Paese. Quanto propinatoci invece, dalla ministra Gelmini, passandola per riforma, sembra piuttosto un semplice compito in classe scaturito, peraltro, da aridi pseudo ragionieri del ministero, piuttosto che da studiosi della Scuola con competenze specifiche e addottorati sulle esigenze di una scuola moderna, perchè non si abbia ad accontentarsi di un ministero della Pubblica dis.....Istruzione.
Si accorgerà, con il crescere dei propri figli, dei danni causati, ma forse dovrebbe studiare di più a titolo personale.
Soprattutto dovrebbe imparare a non pontificare di eticità. Migliaia di insegnanti danno la vita e si pongono quotidianamente a disposizione di milioni di ragazzi i quali necessitano di esempi di tutt'altra natura etica e morale, di meritocrazia che non riscontro nel trascorso di quasta signora, posizionata a svolgere un compito molto arduo, in assenza di capacità a condurlo. Non ci si pone, con arroganza, al di sopra di chi ha, effettivamente, la "stoffa" per essere degno di appartenere al mondo della SCUOLA, IN ASSENZA DI COMPETENZE PRECIPUE E SENSO DI APPARTENENZA ALLA CULTURA UMANITARIA, SCIENTIFICA E SOCIALE DELL'ISTRUZIONE.
E', QUESTO, UN PRIVILEGIO DI POCHI CHE DEVE ESSERE CONQUISTATO NEL MONDO DELLA CULTURA A COMINCIARE DALL'UNIVERSITA' E NON SCATURIRE DA ESIGENZE OCCASIONALI......DI PARTITO.
Mi indigna molto, infine, vedere disattesi i buoni proponimenti, abbondantemente pontificati dall'ex ministra in tema di moralità, quando leggo dal Corriere della sera:
"L'ultimo regalo del ministro Mariastella Gelmini".
E' il titolo di un articolo di Gian Antonio Stella in cui racconta di un tradimento. Quello dell'ex Ministro dell'Istruzione - il cui tradito risulta essere il "MERITO".
MERITO tanto difeso nel corso del suo mandato - valevole solo per gli altri - ma, ulteriormente disatteso con la nomina nel Cnr ( consiglio Nazionale delle Ricerche ) di Gennaro Ferrara, 74 anni, avezzo, come dice Stella, ad essere "collezionista di poltrone di ogni genere ma soprattutto per 23 anni di rettore di quella che, probabilmente, è l'università più nepotista d'Italia".
E, come racconta Nino Luca in:
PARENTOPOLI - QUANDO L'UNIVERSITA' E' UN AFFARE DI FAMIGLIA
"l'esimio Professore, aveva sistemato, nella napoletana Parthenope " la seconda moglie, il di lei fratello, una figlia e i mariti delle due figlie".
ECCO,
CIASCUNO TRAGGA LE PROPRIE DEDUZIONI
MI VIENE DI TROVARE APPROPRIATA LA FILOSOFIA ISPIRATRICE DEL
FAI COME DICO
NON FARE COME FACCIO
E.........LA MORALE?