(Reggio C., cronaca,
8 ottobre 2013)
Le Associazioni, interpretando il desiderio dei cittadini, non approvano
il progetto "Di Battista" di sistemazione dell'area antistante il
Museo Archeologico di Reggio.
Organizzato dal Club UNESCO Re
Italo e svolto con la collaborazione di numerose Associazioni Culturali,
Ambientaliste e Pacifiste (tra le quali: Amici
del Museo, Lions Club, Accademia KRONOS, Treni Storici, DLF, SANDHI, Salviamo
Piazza De Nava, Museo della Farmacia, Circolo Calcidese, Due Sicilie, Unified
Filipino Workers, Unione Donne Italiane, Comitato per la Valorizzazione del
Centro Storico, Comitato Bronzi, Pharsalia), un convegno-dibattito ha visto
la partecipazione di Volontari, Intellettuali, Tecnici e Cittadini, nonchè di
Istituzioni.
Unanime la proposta: rigetto totale della citata ipotesi progettuale,
per una serie di implicazioni, divulgate ed illustrate nei particolari, in
occasione di precedenti incontri e conferenze dei servizi.
Moderato, introdotto (con una dettagliata e precisa illustrazione della
situazione) e condotto da Alberto
Gioffrè, l'incontro si è avvalso
degli interventi di: Marisa
Cagliostro, Gian Paolo Manfredini, Franco Arillotta, Francesco Alì, Maria
Grazia Penna, Saffioti, Vincenzo D'Africa, Mimmo Labate, Marzia Modola, Nino
Spezzano, Lillo Conti, Pasquale Neri, Silvana Mazzuca, ma ha avuto
soprattutto la partecipazione appassionata della cittadinanza, che ha plaudito
la presa di posizione delle Associazioni, reali interpreti della volontà della
Collettività.
E' forse questo l'aspetto più rivoluzionario
della protesta e dell'azione di rigetto della proposta progettuale della
Direzione Regionale per I Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria (del
Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo): la
città, degnamente rappresentata dale Associazioni
(che sono sempre state e sono tutt'ora il tramite fra la collettività e le
Istituzioni) si esprime finalmente con un NO
deciso al Progetto Di Battista.
La crisi italiana "ben" si colloca nel
contesto generale di crisi; e Reggio non è da meno. Le Istituzioni, soprattutto
quelle che gestiscono la Cosa Pubblica, hanno manifestato tutta la loro debolezza
ed incapacità di governare. Le ideologie hanno infine manifestato le proprie
ipocrisie, rivelandosi solo un pretesto per arricchire ancor di più la Casta.
La base pensante, la Cittadinanza Attiva, rivoluziona finalmente
l'assetto politico ormai non imperniato sulla rappresentatività, sostituendosi
di fatto, con le idee, le proposte, e le scelte concrete, ai pochi che mal
detengono il potere.
E le Associazioni Culturali, Ambientali, Pacifiste, Solidali, di
Volontariato, che hanno sempre e costantemente operato con uno schietto ed
autentico spirito di servizio, oggi
si rendono finalmente disponibili a rappresentare in maniera sempre più
ufficiale la Collettività.
Club UNESCO Re Italo
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