giovedì 28 maggio 2015

CIVITA DI BAGNOREGIO UNO DEI BORGHI PIU' BELLI DA SALVARE



AGLI AMICI TUTTI
VITERBESI, AMICI DI TUTTA ITALIA
AMICI NON ITALIANI CON I QUALI HO
CONDIVISO VACANZE IN ITALIA ED
ALL'ESTERO, COLLEGHI DEL GRUPPO
ZURICH.


Mi rivolgo a Voi tutti, perchè prendiate visione e vi proponiate quali sostenitori del progetto per intervenire a tutela di Civita di Bagnoregio. Sosteniamo con la sottoscrizione e firma di tutti la petizione, affinchè vengano sollecitati gli organi preposti a porre in atto azioni concrete, anche attraverso il coinvolgimento dell'UNESCO.                                            
Non mi piace che Civita, sia stata definita " La Città che muore ". Con molta probabilità chi ha parlato di "città che muore" ha voluto usare una definizione provocatoria, almeno mi auguro, perchè ci si adoperasse, coralmente, per farle rivivere fasti antichi.
Storia, Arte, Tradizioni, Religiosità cultura sono dati caratterizzanti la quotidianità di un territorio pregno di un passato di grande splendore.
Oggi, purtroppo, a causa dei frequenti susseguirsi di franamenti del tufo su cui Civita si adagia, viene messa in pericolo la stabilità del Borgo penalizzando le poche case, ricche di memoria di un periodo medioevale effervescente.
Di certo, per moltissimo tempo il borgo è rimasto separato dalla sorella Bagnoregio, anche se unito da un sottilissimo viadotto molto lungo, in cemento. Le vicissitudini del ponte furono numerose e quando una successione di smottamenti hanno fatto sussultare la collina su cui è adagiato il Borgo e la Valle dei Calanchi il cavalcavia è crollato poco prima della sua inaugurazione.
Vennero realizzate importanti opere di contenimento  che ne hanno rallentato l'erosione.
Non mi soffermo a citare le numerose singole bellezze, come la Piazza San Donato, piuttosto che i vari passaggi od archi o il villaggio del tardo medioevo, rimasto immutato nel tempo o della cosiddetta Porta Santa Maria.
Mi piace, però citare la Grotta di San Bonaventura, un'antica tomba a camera etrusca posta a strapiombo sulla valle sottostante. Ad essa è legata la leggenda secondo cui Giovanni di Fidanza, poi divenuto San Bonaventura, fu sanato da una malattia gravissima, quasi mortale, da San Francesco di passaggio a Bagnoregio.
Da molti anni Civita è proiettata al recupero turistico con crescente vitalità alimentata da un flusso eterogeneo ed interessante, proponendo ai visitatori panorami di forte intensità e vive suggestioni, unitamente alla complicità di grandi visioni paesaggistiche.


Lungi da me qualsivoglia atteggiamento di presuntuosa saccenza, ho voluto percorrere alcune tappe di un itinerario di grande suggestione per far conoscere agli amici alcune delle bellezze della storia, della religiosità, della cultura di questo sito, perchè tutti, siano consapevoli  della necessità di far sentire la voce di ciascuno a tutela di un territorio che non merita essere dimenticato.
Viviamo un momento difficile e sta a noi trovare la giusta strada per superarlo, anche promuovendoci a salvaguardia dell'ambiente circostante il territorio di Civita di Bagnoregio, mediando per una filosofia che inneggi al rispetto della natura,  perchè con interventi mirati venga praticata una cultura ecologica della quotidianità a protezione di un territorio che deve ritenersi patrimonio di tutti.
Termino con un pensiero del Santo Padre il quale all'inzio del Suo Pontificato ebbe a dire: " Dobbiamo custodire l'ambiente avendo cura dei nostri sentimenti" .
       
            FIRMIAMO TUTTI LA PETIZIONE


GRAZIE






1 commento:

  1. Vedo che per Civita il Sindaco ha fatto molto, ma migliorare si può sempre, importante è volerlo !

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