giovedì 21 luglio 2011

LAGO DI BOLSENA


 

UN AMICO DA AMARE


Chiunque di noi abbia avuto la fortuna di accedere alle conoscenze del mondo classico ed essere stato fortunato a recarsi in visita in luoghi pregni della cultura del passato, ha, sicuramente, provato emozioni forti che, talvolta, al turista occasionale non si rivelano in tutta lessenza emotiva.

 Queste sensazioni, da oltre cinquantanni, affiorano in me, ogni qualvolta ho loccasione di affacciarmi in un punto qualsiasi di uno dei paesi che circondano il Lago e che si specchiano sulla sua nitida superficie.

 Questo lago, del quale, ancora oggi, resta insoluto il problema relativo alla sua formazione e, per tale motivo misteriosamente affascinante, si è formato oltre trecentomila anni or sono in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani. Circondato da una corona di colline, costituisce la grande conca entro le cui acque " navigano " due isole.

 Non è stato ancora del tutto chiarito se la conca con le sue acque sia un enorme cratere oppure se lo svuotamento del cono vulcanico abbia causato una voragine oggi ricolma di acqua.
 
Non è mia intenzione, però, approfondire in questa sede, tematiche attinenti la sfera prettamente geologica, nè disquisire su argomentazioni attinenti le rivoluzioni tettoniche, ma, piuttosto, fantasticare sulle leggende, i miti, spesso fantastici, sullorigine del lago di Bolsena.
 
Immagino, ad esempio quale fosse il clima, quali le mutazioni di esso e quali effetti abbia prodotto nel tempo, presupponendo passaggi da clima secco e freddo ad umido e caldo. Cerco di immaginare le conseguenze di un incendio di cui ci parlano sia Plinio il vecchio che Tertulliano. Gli effetti di un terremoto come cennato da Ammiano Marcellino e Sozione.

Immagino anche che fatti accaduti e linterpretazione fantastica degli eventi in successione si siano evoluti in modo diverso se raccontati da contadini piuttosto che da pescatori, la cui narrazione si astrae dalle verità storiche.

Fantastiche, perchè discordanti fra esse, le fonti, non sempre trovano collocazione nel tempo. 
Lattore primo delle narrazioni è spesso vittima di spiriti notturni, mentre, talvolta è esso stesso a recare paura e terrore, quasi ad evidenziare linsicurezza delluomo.


Mi riservo di raccontare in dettaglio nei prossimi scritti di singole leggende e miti di cui è protagonista il lago di Bolsena, i cui argomenti sono lo stesso lago, la sua origine, la sua storia nella cultura classica e moderna nel rapporto tra luomo e il territorio, le tradizioni, la storia, la religiosità.

Vorrei dire dellamicizia delluomo con lambiente, nel rispetto delle creature che vivono nelle sue acque, delle varie specie di uccelli che trovano sul lago, sulle colline circostanti nonché sulle due isole – Bisentina e Martana – il loro habiat naturale.

Vorrei trasferire, mediate da singoli racconti, le motivazioni che mi consentono di percepire le sensazioni forti allorchè mi pongo a fantasticare sulle origini del lago piuttosto che ammirare le bellezze naturali ed il fascino dei paesi circostanti, cioè: il Lago di Bolsena ed i suoi comuni.

Un binomio, questo, indissolubile, con significati storici, socio-economici, ambientali che alimentano un fenomeno unico che interagisce con il vivere quotidiano delle popolazioni rivierasche, in stretta relazione tra le attività odierne ed alcune feste locali, attraverso le quali si evidenzia un modo per dire Grazie al Lago, grande amico di tutti ed anche mio: UN AMICO DA AMARE.

Nessun commento:

Posta un commento